Saimu.
I colori della nebbia
Fumiko Enchi
€ 20.90
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Traduzione: Maria Teresa Orsi
Postfazione: Daniela Moro
A cura di: Cristina Pascotto
Pagine: 352
Isbn versione cartacea: 9788832107883
Dopo gli acclamati Onnazaka e Namamiko, l’ultimo romanzo dell’influente scrittrice giapponese nella sua prima traduzione mondiale.
Nella quiete di Karuizawa Tsutsumi Sano, affermata scrittrice alla soglia della vecchiaia, riceve in dono una speciale pergamena illustrata: si tratta di un antico emakimono di epoca Heian che narra la storia della Grande Sacerdotessa di Kamo e a consegnarglielo è Kawahara Yukiko, anziana e misteriosa donna legata alla stirpe sacerdotale del tempio.
Quando Yukiko muore, Sano scopre che il suo destino è ormai indissolubilmente legato all’esistenza dell’emakimono, sino ad allora tramandato segretamente di madre in figlia e accompagnato da un testo enigmatico scritto da un uomo «spinto suo malgrado da un amore troppo profondo». Il rotolo sembra infatti custodire in sé un potere seduttivo che non tarderà a manifestare una soprannaturale facoltà di possessione, trasformando Sano in una saiin capace di esercitare un’attrazione erotica dal potenziale tanto ammaliante quanto distruttivo. Con una narrazione potente e suggestiva, Saimu riesce nel delicato intento di dare voce alle infinite stratificazioni del desiderio femminile, consacrando il romanzo come culmine della maturità artistica dell’autrice.

Enchi Fumiko (Tōkyō, 2 ottobre 1905 – ivi, 14 novembre 1986) è stata un’acclamata sceneggiatrice e scrittrice, tra le più importanti voci femminili giapponesi del periodo Shōwa. Celebre per la sua profonda indagine sulla condizione delle donne nella società giapponese, nonché sulla sessualità, il desiderio e la psicologia femminile, è stata la prima donna a vincere il prestigioso premio Noma. Tra i numerosi riconoscimenti le è stato inoltre conferito l’Ordine al merito della cultura dal governo giapponese e, poco prima della sua scomparsa, è stata invitata a far parte dell’Accademia delle arti giapponesi.
«La scrittura di Enchi ha la stessa fluidità amniotica di Tolstoj, un’immersione quasi fisica e fluttuante nell’habitat della storia».
The American Reader

«Il lavoro di Enchi merita una profonda analisi per le sue impeccabili riflessioni sulle donne intrappolate nella rete del dominio maschile, e sui loro oscuri tentativi per ottenere il controllo».
The Japan Times
«Grazie al tramite della letteratura classica, sensualità e spiritualità si fondono nei lavori di Enchi. Dopo di lei, nella letteratura giapponese non si vedrà più un linguaggio come il suo».
Mishima Yukio
«In Saimu, Enchi sperimenta una sintesi – ispirata alla figura della sacerdotessa, donna dal forte potere politico e spirituale – dei due modelli femminili di donna stoica e donna sensuale creati dall’uomo nei secoli. Yukiko non ha potuto liberarsi dal suo fardello, l’immagine di femme fatale in cui è rimasta intrappolata, ma in extremis ha avuto la lucidità di consegnare questo potere nelle mani di Sano, che in quanto scrittrice ha la forza della parola e di un mezzo, quello della letteratura, che può anticipare i tempi immaginando mondi diversi».
Dalla prefazione di Daniela Moro

«Il cuore di Sano era dominato da una violenza che non era riuscita a liberarsi dal mondo dei demoni».
