Il fazzoletto della figlia
di Pipino
Rosmarie Waldrop
€ 18.05
5% Off
Traduzione: Cristina Pascotto
Prefazione: Ben Lerner
Pagine: 240
Isbn versione cartacea: 9788832107692
La prima edizione italiana di «un romanzo che solo una poetessa avrebbe potuto scrivere».
John Hawkes
Bayreuth, Germania, 1926: Frederika e Josef Seifert si sposano. Un matrimonio che, lungi dall’unire gli opposti, polarizza creature già distanti verso lontananze siderali, destinate nelle loro traiettorie a collidere con il più vasto destino europeo: quello del progressivo affermarsi del Nazionalsocialismo e delle sue vittime prescelte.
Nel narrare la loro storia la figlia Lucy si chiede: quali individui, quali famiglie hanno albergato dentro di sé la possibilità di questo esito? È possibile isolare il bene o il male in alcuni gesti, il pugno stretto su un coltello da macellaio, lo schiaffo a un bambino, persino il gesto innocuo e leggendario della figlia di Pipino il Breve, che fece cadere il fazzoletto dalla finestra del castello di Schwanberg fondando così la città di Kitzingen, teatro di questa vorticosa vicenda?
Indagine sul male privato e collettivo di vertiginosa qualità espressiva, Il fazzoletto della figlia di Pipino è l’unico romanzo della poetessa tedesca Rosmarie Waldrop.
Rosmarie Waldrop (Kitzingen, Germania, 24 agosto 1935), all’anagrafe Sebald, è una poetessa e scrittrice tedesca naturalizzata statunitense. Waldrop ha studiato letteratura e musicologia alle università di Würzburg e Friburgo prima di trasferirsi negli Stati Uniti dove, insieme al marito, il poeta e traduttore Keith Waldrop, ha fondato nel 1961 Burning Deck Magazine, divenuto in seguito la Burning Deck Press, una delle più influenti e innovative case editrici nordamericane dedicate alla poesia contemporanea. Considerata una figura di spicco nella scena poetica internazionale, vive a Providence, nel Rhode Island, e ha insegnato alle università Wesleyan, Tufts e Brown.
«Un’opera sbalorditiva».
Library Journal
«Un’opera sul desiderio, sulle origini, sullo scandalo e sull’interazione di circostanze politiche e personali, Il fazzoletto della figlia di Pipino è – come molti grandi romanzi – anche un testo sul problema della narrazione, sui vuoti della conoscenza che una storia che procede spedita nasconde».
Dalla prefazione di Ben Lerner
«Meravigliosamente, implacabilmente coinvolgenti, le storie sovrapposte de Il fazzoletto della figlia di Pipino lasciano meravigliati per la bellezza, la sobrietà e l’umorismo con cui Waldrop intreccia le complesse tensioni della Germania di Hitler in un dramma familiare di ripetute infedeltà. Deliziosamente ricco, osé e volitivo come i suoi personaggi»..
Lydia Davis
«I Seifert sono solo quelle “persone comuni” che hanno aiutato Hitler a impossessarsi del potere, lasciando alla figlia, a cui spetta il compito di raccontare la loro storia, un’eredità di dolore e colpa. L’opera di Rosmarie Waldrop, inquietante, superbamente intelligente, evocativa e singolare, riecheggia nella memoria per lungo tempo: un canto per i morti, un giudizio finale».
Angela Carter
«Per favore smettila di insistere sulla “verità”, Andrea. Non per noi, non per la piccola rete che gettiamo nel vortice del caos: il passato è un impostore. Obbedisce alle nostre aspettative. Con una buona dose di seduzione, suppongo».